Okoi e semi di zucca
Anno:1994
Durata: 60’
Soggetto, fotografia e regia: Adonella Marena
Musica originale: Claudio Cannavò
Suono: Francesco Pecco
Montaggio: Marco Duretti, Zenit Arti Audiovisive
Interpreti: Pas Brosas,Teresa Cannavò, Malika Ennadiri, Cecile Tshungu Mamona
Produzione e distribuzione: Djanetfilm
In collaborazione con: Regione Piemonte, Associazione “Produrre e Riprodurre”, Coop “La Talea”
Festival: 1° premio Spazio Torino al Festival Cinema Giovani 1994
Menzione speciale per la fotografia della Commissione Pari Opportunità.
Dalle vicende quotidiane di quattro donne – l’italiana Rosa, la zairese Mamì, la filippina Pace, la marocchina Malika – che avviano con molta intraprendenza un servizio di ristorazione multietnica, si assiste al tentativo di trovare soluzioni di convivenza tra mondi culturali lontani.
Attraverso conflitti, complicità, emozioni, autoironia, il loro rapporto diventa una palestra dove la parola intercultura acquista un sapore di esemplare concretezza, fuori dai luoghi comuni.
Note:
Il soggetto è quasi interamente ispirato ad un’esperienza che mi ha coinvolto personalmente fin dalla primavera ’91.
Durante le riprese di un documentario sulla formazione al lavoro di donne migranti il mio compito di osservatrice si trasformò gradatamente in intensa partecipazione alla vita del gruppo, poichè lì ogni giorno facce, voci, umori, storie lontane, memorie separate, lunghi percorsi geografici e psicologici si intrecciavano in un tessuto nuovo e imprevedibile.
Donne diverse e uguali ,tutte mi colpirono per un comune denominatore: il fiero desiderio di affermare le proprie identità. Così il rapporto non si esaurì. Partecipai all’avvio del loro nuovo progetto, una cooperativa sociale, prima in Italia di donne migranti. E tra le attività intraprese mi ritrovai a promuovere il servizio di ristorazione, dove gli spunti per la scrittura di questo film si sono rivelati in seguito ricchi e originali. Da qui nasce “Okoi”, un intreccio di documentario e fiction, di lucida autorappresentazione , di commedia ironica, di sogno malinconico.
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